Panorama di

Anche il Comune di Partanna con il sindaco Nicolò Catania, unitamente al personale contrattista in servizio presso l’Ente, parteciperà il 30 Giugno a Palermo alla prima manifestazione di amministratori e lavoratori per un percorso di certezze nel riordino della governance del territorio.

Il 30 giugno si svolgerà a Palermo la manifestazione a sostegno dei lavoratori precari degli enti locali e del personale delle ex Province. Amministratori e lavoratori si concentreranno a Piazza Marina alle 9.30 e, intorno alle 10.30,  partirà il corteo che, con in testa i gonfaloni dei comuni e i sindaci con le fasce tricolore, arriverà in Piazza Indipendenza. “Alla manifestazione  - parteciperanno i precari dei comuni e il personale a tempo indeterminato e determinato delle ex Province. Tutti insieme per evitare che nei prossimi mesi si possa dare vita ad una “guerra tra poveri. In molti, a livello regionale  e nazionale, hanno fatto finta e, nella migliore delle ipotesi, continuano a far finta, di non sapere che il fenomeno del precariato ha origini molto lontane nel tempo.
Nasce, infatti,  molto prima della legislazione nazionale che negli ultimi anni ha imposto limiti sempre più stringenti alla spesa per il personale e nel contempo leggi regionali che hanno previsto contributi finanziari per i comuni e che hanno consentito che i contratti di lavoro venissero rinnovati di anno in anno.
E’ bene ricordare che tale meccanismo si è consolidato anche grazie a leggi nazionali che, anno dopo anno, hanno confermato le peculiarità del precariato siciliano legittimandone la sua stessa esistenza”.

“Il risultato di questa situazione, che si trascina da decenni, è che, come al solito, ci sentiamo abbandonati al nostro destino, senza indicazioni chiare e precise che invece dovrebbero arrivare sia dal governo regionale che da quello nazionale. La manifestazione del 30 giugno rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso, un punto di non ritorno che ci troviamo costretti ad affrontare in virtù del fatto che, in tanti anni, non siamo mai riusciti a trovare soluzioni condivise con lo Sato e
la Regione. Il confronto è sempre mancato e se continuerà a mancare ci vedremo costretti a organizzare ulteriori azioni di protesta che non si limiteranno al nostro territorio ma che ci vedranno protagonisti anche in ambito nazionale”.

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