Che cos’è l’alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che permette agli studenti che frequentano gli istituti di istruzione superiore (istituti professionali, istituti tecnici, licei) di svolgere una parte del proprio percorso formativo presso un’impresa o un ente.
I progetti di istruzione e formazione con la modalità dell’alternanza scuola-lavoro sono possibili per tutti gli studenti compresi tra il 15° e il 18° anno d’età.
Si tratta di uno strumento pensato per rendere flessibili i percorsi formativi scolastici, capace di combinare lo studio teorico d’aula con forme di apprendimento pratico svolte in un contesto professionale.
L’alternanza scuola-lavoro costituisce una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze assistite sul posto di lavoro, progettate in collaborazione con il mondo dell’impresa o gli Enti Pubblici, al fine di rendere gli studenti in grado di acquisire conoscenze e abilità e competenze utili allo sviluppo della loro professionalità.
Presso le imprese i giovani trascorrono periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
Il valore formativo dell’alternanza è sottolineato dal fatto che la titolarità è dell’istituzione scolastica o formativa.
A cosa serve l’alternanza scuola-lavoro
Scopo dell’alternanza scuola-lavoro è di motivare e orientare i giovani, diffondendo la cultura del lavoro.
Nello specifico, i percorsi di formazione in alternanza scuola-lavoro sono realizzati con l’obiettivo di:
- attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;
- arricchire la formazione assimilata dagli studenti nei percorsi scolastici e formativi, con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
- favorire l’orientamento dei giovani, per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
- realizzare un collegamento organico delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro, consentendo la partecipazione attiva di questi soggetti nei processi formativi;
- correlare l’offerta formativa al contesto sociale ed economico del territorio.
Caratteristiche peculiari dell’alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro si basa su una concezione integrata del processo educativo in cui momento formativo e momento applicativo si fondono.
Attraverso l’alternanza scuola-lavoro, dunque, non vi è più separazione tra educazione “formale”, educazione “informale” ed esperienza di lavoro, poiché tutti questi aspetti convivono in un progetto formativo unitario.
L’alternanza scuola-lavoro valorizza l’autonomia scolastica. Spetta, infatti, alla singola unità scolastica realizzare le convenzioni con le imprese e organizzare, insieme con l’impresa prescelta, un partenariato per la definizione dei fabbisogni formativi del territorio, la co-progettazione curricolare, l’erogazione e la valutazione dell’attività.
La normativa di riferimento sull’alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro è stata introdotta come modalità di realizzazione dei percorsi del secondo ciclo e non come sistema a sé stante (art. 4 della legge delega n.53/03).
Successivamente, con il Decreto Lgs. del 15 aprile del 2005 n. 77, viene disciplinata l’alternanza scuola-lavoro quale metodologia didattica del sistema di istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro.
Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del 26 giugno 2000 e il D.M. 47 del 13 giugno 2006 che prevede la “flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal piano dell’offerta formativa di ciascuna istituzione scolastica”, utilizzando nell’ambito del monte ore curricolare la flessibilità, prevista fino al massimo del 20%.
È da considerare, inoltre, la Legge 296/06 comma 622 che eleva l’età per l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni.
Che vantaggi ha un’impresa a partecipare a progetti di alternanza scuola-lavoro?
L’alternanza scuola-lavoro rappresenta l’espressione più compiuta dell’integrazione tra istituzioni scolastiche e mondo produttivo, poiché richiede una condivisione totale sia degli obiettivi da raggiungere (le competenze da sviluppare nei giovani), sia del progetto formativo vero e proprio.
Si tratta di un investimento complesso (in termini di sensibilità, impegno e risorse umane e organizzative dedicate) che risulta proficuo in un’ottica di medio-lungo periodo.
Le imprese diventano un punto di riferimento culturale e formativo per la scuola: attraverso l’alternanza, infatti, assumono un ruolo attivo nell’aggiornare la scuola sui profili professionali e sulle competenze richieste nel mondo del lavoro.
In sostanza, le imprese che partecipano a percorsi di alternanza scuola-lavoro, hanno l’opportunità di:
- contribuire ad avvicinare il mondo della scuola alla realtà economico-produttiva e ai fabbisogni di professionalità e competenze espressi dal mercato del lavoro del territorio;
- valorizzare la propria capacità formativa, investendo nella qualificazione dei giovani e stabilendo una vera e propria “alleanza educativa” con la scuola;
- migliorare le relazioni con il territorio circostante, acquisendo visibilità e ritorno di immagine per l’iniziativa a cui ha collaborato;
- accrescere la propria consapevolezza in termini di responsabilità sociale d’impresa, valutando le ricadute del proprio comportamento nei rapporti con i propri stakeholders (personale, comunità locale, clienti, istituzioni ecc.).